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Quiz manovre delle unità a vela

Scritto da: Istruttore pubblicato il 4 Febbraio 2023
I seguenti quiz sono stati aggiornati in base al Decreto Dirigenziale numero 131 del 31/05/2022.

Questo quiz ti darà la possibilità di mettere alla prova la tua conoscenza sulle manovre delle unità a vela, un aspetto fondamentale per chi desidera ottenere la patente nautica. Verificheremo la tua comprensione delle manovre necessarie per la navigazione a vela, come la partenza, la virata, il rimessaggio e il recupero delle vele.

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Barche a vela con poco vento

Quiz Manovre delle unità a vela

1 / 65

Lascare la randa agevola la poggiata.

2 / 65

Salvo le ordinanze locali, di norma è possibile entrare in un porto navigando a vela.

3 / 65

La strambata è l'abbattuta involontaria e incontrollata.

4 / 65

Strambata e abbattuta sono la stessa cosa.

5 / 65

La strambata è il rischio più grande che si corre navigando al gran lasco o in poppa (giardinetto).

6 / 65

E' certamente opportuno ridurre la vela se la barca ha stabilmente la falchetta in acqua.

7 / 65

Quando si comincia a pensare se sia il caso di ridurre la vela a causa dell'eccessivo sbandamento è probabilmente il momento di farlo.

8 / 65

In caso di aumento del vento, riducendo la randa si diminuisce la tendenza orziera dell'unità.

9 / 65

La ritenuta del boma è quella manovra che si può utilizzare per evitare la strambata nelle andature di granlasco e giardinetto.

10 / 65

Per assecondare una rapida poggiata per evitare un ostacolo devo lascare solo il fiocco.

11 / 65

Per ridurre lo sbandamento sotto raffica si muove il carrello (trasto) della randa sottovento o, in assenza del carrello, si lasca la scotta.

12 / 65

La "messa a segno" delle vele si ottiene quando le vele sono completamente poste a riva.

13 / 65

Per aumentare la potenza con vento debole si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).

14 / 65

Per ridurre lo sbandamento, si smagriscono le vele, cazzando il cunnincham e il tesabase della randa, la drizza del genoa e si arretra il punto di scotta del genoa (o genova).

15 / 65

Poggiando da bolina stretta a bolina larga la barca accelera.

16 / 65

Navigando di bolina stretta, si può ridurre temporaneamente la velocità stingendo il vento oltre l'angolo di bordeggio.

17 / 65

Se un'unità con il vento sulla sinistra vede un'altra unità a vela sopravento e non può stabilire con sicurezza se questa abbia il vento sulla sinistra o sulla dritta, deve manovrare in modo da lasciare libera la rotta .

18 / 65

Se due unità navigano a vela su rotte opposte, quella che ha il vento sulla sinistra deve lasciare libera la rotta all'altra.

19 / 65

Se due unità navigano a vela con mure diverse (una a sinistra e l'altra a dritta), ha la precedenza chi prende il vento a dritta.

20 / 65

Se due unità navigano a vela con mure diverse (una a sinistra e l'altra a dritta), ha la precedenza chi prende il vento a sinistra.

21 / 65

Se due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con mure a sinistra ha la precedenza.

22 / 65

Se due unità a vela navigano entrambe con stesse mura, ha la precedenza quella che si trova sottovento.

23 / 65

Quando due unità a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella più lenta lascerà la rotta libera a quella più veloce, passandole di poppa.

24 / 65

Per poggiare è necessario porre la barra al centro

25 / 65

La virata è la manovra mediante la quale l'unità a vela si appresta ad ammainare lo spinnaker.

26 / 65

La virata e l'abbattuta sono le manovre fondamentali per cambiare mure.

27 / 65

Per sventare si intende la manovra tesa a condurre l'unità navale con la poppa al vento.

28 / 65

Per orzare si intende variare la rotta dell'unità navale assumendo un nuovo valore di rotta opposto a quello della direzione di provenienza del vento.

29 / 65

Per poggiare si intende variare la prua dell'unità, allontanando la prua della stessa rispetto alla direzione di provenienza del vento.

30 / 65

La manovra denominata "quadrare" consiste nel ruotare il tangone verso la parte prodiera dell'unità navale conducendone l'estremità libera in prossimità dello strallo.

31 / 65

La manovra denominata "strallare" consiste nel ruotare il tangone verso la parte prodiera dell'unità navale conducendone l'estremità libera in prossimità dello strallo.

32 / 65

Quando la barca si dispone con la prua al vento le vele smagriscono disponendosi trasversalmente all'asse longitudinale dell'unità e orientandosi nella direzione di provenienza del vento apparente.

33 / 65

Il vantaggio della planata è l'aumento del dislocamento dell'unità.

34 / 65

Per "mettere a segno" le vele si intende l'avvolgerle correttamente dopo l'utilizzo in navigazione per il loro successivo pronto impiego.

35 / 65

La "presa di terzaroli" consiste nell'ammainare completamente la randa ed issare al suo posto la randa di rispetto denominata matafione.

36 / 65

Per "mano o presa di terzaroli" si intende la manovra per abbassare il tangone e smagrire lo spinnaker, passando dall'andatura in fil di ruota al traverso.

37 / 65

La manovra denominata "mettersi alla cappa" consiste in una particolare tecnica che consente di navigare a velocità ridotta utilizzando l'ancora galleggiante filata di poppa.

38 / 65

La manovra denominata "mettersi in panna" consiste nel porre a collo la vela di prua lasciando la randa bordata per la bolina larga nonché ponendo il timone all'orza.

39 / 65

La manovra denominata "mettersi in panna" serve per aumentare la velocità.

40 / 65

La manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità nelle andature portanti è far fileggiare la randa.

41 / 65

Issare la tormentina è la manovra che può essere adottata al fine di ridurre la velocità risalendo il vento

42 / 65

La doppia canaletta di uno strallo cavo serve per facilitare la sostituzione di una vela di prua.

43 / 65

Lo strallo cavo offre il vantaggio di abbassare il centro velico del fiocco.

44 / 65

La barca viene condotta con la prua al vento al fine di consentire che il fiocco non si gonfi mentre viene issato.

45 / 65

Il nodo utilizzato solitamente per fissare le due scotte alla bugna del fiocco, una per lato, è il parlato doppio.

46 / 65

Il dispositivo solitamente utilizzato per agganciare la drizza alla penna è un moschettone impiombato alla drizza stessa.

47 / 65

I garrocci di cui è munito il fiocco vanno incocciati allo strallo partendo dal punto di penna e proseguendo verso il punto di scotta.

48 / 65

La prima operazione necessaria per issare il fiocco o il genoa (o genova) munito di garocci è fissare l'occhiello di bugna nell'apposito attacco ubicato alla base dello strallo.

49 / 65

Genoa (o genova) e fiocco si armano allo stesso modo perché hanno, in generale, lo stesso punto di mura nonché risultano inferiti al medesimo strallo.

50 / 65

Dopo aver lascato la drizza della randa, la base della stessa può essere lascata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere andature in bolina o bolina larga.

51 / 65

Si arma la randa cazzando il meolo, inserendo la tavoletta all'interno dell'apposita tasca posta sulla parte più alta dell'albero.

52 / 65

Il punto di mura è posizionato sulla varea del boma.

53 / 65

Per armare la randa: si collega la borosa all'angolo di mura, si tesa la base e si chiude lo stopper della scotta.

54 / 65

L'abbattuta si esegue quando la barca è alla massima velocità e naviga con andatura al traverso o di bolina.

55 / 65

La virata è la manovra usata per raggiungere una meta navigando con il vento in fil di ruota.

56 / 65

La virata è la manovra per evitare un ostacolo.

57 / 65

L'abbattuta è la manovra mediante la quale l'unità a vela cambia mure attraversando con la poppa la direzione da cui proviene il vento.

58 / 65

Dopo aver tesato la drizza della randa, la base della stessa può essere cazzata, poco o molto, a seconda che si vogliano assumere rispettivamente andature larghe o di bolina.

59 / 65

Quando due unità navali a vela navigano di bolina entrambe con le stesse mure, quella sopravento orzerà per lasciare la rotta libera a quella sottovento.

60 / 65

Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella più lenta lascierà la rotta libera a quella più veloce, passandole di poppa.

61 / 65

Quando due unità navali a vela navigano di bolina con rotte convergenti, quella con le mure a sinistra poggierà per lasciare la rotta libera a quella con le mure a dritta, passandole di poppa.

62 / 65

Con timone a barra per poggiare è necessario porre la barra del timone sottovento ossia dallo stesso lato della randa.

63 / 65

Con timone a barra per poggiare è necessario porre la barra del timone sopravento ossia dalla parte opposta rispetto alla randa.

64 / 65

Per "sventare" si intende la manovra tesa a condurre l'unità navale con la poppa al vento.

65 / 65

Per "sventare" si intende la manovra tesa a condurre l'unità navale con la prua al vento o a mollare le scotte, in modo che le vele non siano portanti

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